Poesie 2013

Poesie scritte nell'anno 2013

IL DONO

Ti ho donato il mio tempo,
mentre il tuo stava fuggendo via.
Ti ho mostrato la dignità
di un timido coraggio,
che ancora non conoscevo.
Ti ho regalato il tepore
nascosto di premure,
da tempo ormai dimenticate.

Ti ho dato tutto quello che avevo,
anche ciò che non potevo
né volevo lasciare.
Quando poi di me non è rimasto nulla,
sei andato via.

Ed ora che non ho più colori
né sogni da offrire,
riesco a sentire vivo e profondo
il sapore dolce amaro
dell'infinito donare.




IL VESTITO

Un vestito pesante per le note di ghiaccio,
uno dorato per i toni di festa,
un sorriso per chi nega la morte,
una lacrima per chi fugge alla vita.

Senza mai fermarsi balla
sotto i mille veli che le mettono indosso;
appare perfetta e armoniosa
allo sguardo distratto di volti ingannati.

Ma ecco il silenzio improvviso
spegne ogni bagliore
e nell'angoscia di un buio accecante
inciampa smarrita nel drappo ingombrante,
che non riesce a indossare.

Linee confuse che aggrovigliano l'anima
ad un tratto si snodano decise
e un'immagine lucente si apre alla mente.

Al soffice suono lontano
di una musica ignota e familiare
inizia non vista di nuovo a danzare,
sorpresa e felice
in uno strano e goffo vestito,
il solo che le appartiene.

L'EREDITA'

Via sopra i tetti delle case
guarda estraneo le grigie strade del mondo:
come burattini inconsapevoli
nelle mani di oscure fragilità.

Ma su nel cielo ghiaccio
vola libero e sicuro,
lontano dal buio
di occhi chiusi e ostinati.

Va diretto alla città segreta
tra la calda neve di dolci pensieri,
verso l'infelice solitudine
un ricordo di antiche eredità.

IL CORAGGIO

Sotto il sole opprimente
in cerca di ombroso riparo,
che salva da un'afa mortale.

Al solitario e arido pozzo
si affaccia la misera donna;
spaurita e angosciata
osserva la caverna nera.

Che cosa è il coraggio?
Guardare a occhi aperti
il buio profondo che acceca.

Lasciata allora la sabbia sicura
si lancia in un salto veloce,
dove sul fondo tocca con mano
la dolce essenza vitale.

Riemersa senza più soffocanti catene
assapora libera e leggera
la fresca acqua pura
e scopre che la gioia vera
passa solo per lo stretto
impietoso canale
del fertile affanno interiore.


IL CONFINE

Nella valigia troppi segreti e ricche storie,
in un lungo ed estremo viaggio
verso l'immensità del mare.

Oltre la casa, l'incrocio e il viale
ingannato da una cieca illusione
corre stanco senza mai arrivare.

Come infinite somme al limite
raggiungono un solo valore,
così l'ambizioso viandante
si ferma obbligato ed arresta
chiunque il nascosto confine
tenti di valicare.

Dalla sacca leggera fuori
false pretese ed inutili errori,
su strada sterrata per mete vicine
di lontano cullato
dal dolce rumore del sale.


IL VENTO

Trascinata da ignote raffiche di vento
fluttua sul bianco mare,
ma la tormenta che arriva violenta
la fragile barca di carta
non riesce a rovesciare.

Nel turbine vortiginoso che spaventa
brilla nel cielo amica la stella,
severa e luminosa lanterna
che orienta nel buio della notte.

S'infrange poi contro uno scoglio inatteso;
come gomitolo si srotola
in passato presente e futuro,
magico filo che nel confuso labirinto
guida cosciente all'oscura via d'uscita.

Alla calma folata si abbandona ora
riconoscendo il volto leggero
del soffio vitale;
disarmata e scaltra si accorda
col temuto nemico di ieri.


© 2017 Poesie di Michela Trojani. Tutti i diritti riservati.
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